Cos'è il software libero?
Con il termine free software (trad. "software libero") si identificano applicazioni per dispositivi mobili e desktop, interfacce, frameworks e librerie con termini di licenza che rispettano la libertà dell'utente, garantendo a tutti i diritti di esecuzione, ridistribuzione, studio e miglioramento sulla base di codice.
Il software libero è un tipo di modello Open Source, quindi tutti gli utenti devono sempre vedersi garantito l'accesso illimitato al codice sorgente originale.
Cos'è il libre software?
Con Software Libre si indica comunemente lo stesso concetto di "software libero" con minime differenze.
Il termine "libre" è un moderno sinonimo di "libero" ("free"), comunemente usato nella comunità del software libero. Il termine deriva dalle parole francesi 🇫🇷 e spagnole 🇪🇸 che significano libero e sottolinea che un certo programma rispetta le tue libertà e diritti. Viene spesso utilizzato per prevenire ambiguità nei paesi ove l'Inglese non è la lingua ufficiale.
Cosa signifcano FOSS e F/LOSS?
FOSS significa "Software Libero e Open Source".
F/LOSS significa "Software Libero, Libre e Open Source".
Ambo gli acronimi identificano applicazioni che non sono a sorgenti chiusi e che offrono piena trasparenza riguardo il loro processo di sviluppo e funzionamento interno.
Presta cautela, perché questi acronimi vengono usati quando serve dare una categorizzazione approssimativa e il loro significato esatto dipende dal contesto.
È vero che tutti i software liberi sono anche Open Source?
Si, perché tutte le app libere\libre devono garantire che il loro codice sorgente rimanga sempre accessibile.
Il software libero è un sottoinsieme del software Open Source atto a garantire diritti fondamentali aggiuntivi agli utenti finali usando mezzi tecnici e legali.
È vero che tutti i software a sorgente aperto sono anche liberi?
No, il software Open Source (che è semplicemente a sorgente aperto) non offre gli stessi diritti fondamentali e termini di licenza permissivi del software libero. Le licenze non-libere\non-libre possono imporre limiti su come il codice sorgente può essere usato, modificato o ridistribuito.
Il software libero è regolamentato da un'autorità centrale?
No, tutto il FOSS è gestito esclusivamente da manutentori individuali (tipicamente sviluppatori freelance), organizzazioni di volontariato e talvolta imprese. Una licenza software specializzata, sempre inclusa nella base di codice e visibile all'utente finale, definisce come ciascuna base di codice aperta può essere usata, perfezionata e ricondivisa.
Gli sviluppatori di software libero devono accettare per forza i contributi degli utenti?
No, le licenze usate dal software libero tipicamente non impongono agli sviluppatori o manutentori di accettare i contributi degli utenti.
I progetti di sviluppo possono scegliere di rivedere, accettare, o rifiutare i contributi degli utenti seguendo i propri criteri arbitrari.
Tuttavia, la maggior parte delle licenze FOSS garantisce il diritto di fare un fork del progetto (ovvero di pubblicare una base di codice derivata): utenti e sviluppatori spesso seguono questa via quando sentono che i loro contributi sono stati rifiutati ingiustamente dal progetto a monte.
Cosa sono i fork ostili?
Il forking ostile (o meglio "biforcazione ostile di un progetto") è la pratica controversa di pubblicare un clone di un progetto FOSS attivo contro la volontà dell'autore originale, senza dargli un nome e una chiara attribuzione, spesso per competere contro (spesso anche sminuendo) il progetto originale. Alcuni la considerano una forma di sfruttamento e può danneggiare il progetto a monte, nonché confondere gli utenti finali.
I fork ostili potrebbero non soddisfare gli standard originali di qualità e sicurezza.
Cosa significa la clausola "-or-later"?
La clausola "-or-later" (trad. "-o-successive") concede agli utenti la possibilità di scegliere quale versione della medesima licenza di software libero desiderano usare, anche se tale versione è stata scritta molto dopo il software messo in licenza. Il suo utilizzo è controverso: crea incertezza quando è necessario determinare se un software è davvero libero e può essere utilizzata per introdurre in modo poco trasparente termini incompatibili coi principi del software libero.
Per queste ragioni, gli sviluppatori esperti di legge spesso preferiscono licenze marcate con la clausola "-only" (trad. "-esclusivamente").
Cosa sono le licenze virali?
Le licenze di software libero virali impongono che tutti i fork debbano avere la medesima licenza del software originale. Questo crea un "effetto virale", perché i termini di licenza sono propagati a tutti i progetti derivati.
Le licenze GNU ricadono in questa categoria. Queste complesse licenze garantiscono la libertà dell'utente ma talvolta limitano i diritti di riutilizzare e combinare il codice, creare opere derivate proprietarie e usare il software a fini commerciali.
Le moderne licenze per il software libero come la EUPL non sono chiamate virali perché offrono compatibilità esplicite con il codice posto sotto altre licenze compatibili. Ciò tutela la libertà dell'utente e al contempo offre maggiore flessibilità per basi di codice in crescita.
Se vuoi saperne di più riguardo la EUPL e tutte le licenze software compatibili, puoi scaricare il dépliant ufficiale.
Cosa sono le licenze permissive?
Le licenze di software libero permissive non impongono mai ai fork di utilizzare la stessa licenza del progetto originale. Se lo desideri puoi propagare i termini al progetto derivato, ma con queste licenze farlo è opzionale.
Le licenze Expat ed Apache ricadono in questa categoria.
Queste licenze sono spesso semplici e consentono maggiore flessibilità riguardo a come il software può essere utilizzato e distribuito.